Organized by the Water Authority / Consorzio Venezia Nuova, has been in recent days, Annex the major newspapers (Corriere della Sera, Venice and New Gazzettino) a glossy brochure on the MOSE (the system of movable bulkheads, which should protect Venice from high waters and the lagoon).
This publication states that "The MOSE can cope with all the high waters (destined to become sempre più frequenti ed intense): sia quelle eccezionali che producono effetti devastanti per la città e l’ecosistema, sia quelle più frequenti che provocano continui disagi e un progressivo degrado del patrimonio architettonico e dell’ambiente”. Non è la prima volta che il Magistrato e il Consorzio cercano di far passare questo concetto. Qualche anno fa, ad esempio, anche su National Geographic (versione italiana) è comparsa una doppia pagina pubblicitaria in cui si affermava che “A Venezia si sta realizzando il MOSE: la città e la laguna saranno al sicuro da tutte le acque alte”.
Lo stesso simpatico Cuccioletta, attuale Presidente del Magistrato alle Acquea, ha, recentemente called a "legend" the hypothesis that the MOSE gates should rise only by boat more than 110 cm.
same brochure we read further that "Moses is able to protect from tides up to 3 m, will therefore be effective even in the presence of a significant rise in sea level in the next hundred years."
The ordinary reader of these posts is smart, therefore, inclined to think that Moses completed, the gates will rise with all the high waters (from + 80 cm, when it begins to flood the Piazza San Marco), freeing it from all the current troubles. Also for the future can rest easy: there will be a Moses to protect it.
bad for a small especially: a high use of mobile gates is compatible with Venice and its lagoon system?
E 'known that too frequent closures of the inlets lead to a reduction in the volume of sea-lagoon water exchange with "reduced capacity for self purification of the Venetian system" and the consequent risk of anoxia (lack of oxygen), an increase of pollutants risks in the lagoon and sanitation in the city of Venice.
During construction and operation of the works of Moses and then, the Port Authority and the Port Authority have shown, with the multiplication of the number of closures and closure of the notices of the occurrence of slowdowns, intralci, pericoli per la navigazione e per l’attività portuale. Gli armatori, nell’ipotesi di un alto numero di chiusure alle bocche di porto, hanno già fatto sapere che andranno a cercare altri porti meno problematici e costosi.
Secondo alcuni ricercatori dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ismar-Cnr), infine, nello scenario di un probabile aumento del livello marino, il numero di acque alte potrebbe verificarsi fino a 250 volte l’anno.
Venezia può permettersi un bacino lagunare inquinato e la perdita dell’attività portuale così importante e remunerativa?
Per i Veneziani, ignorati gli otto progetti alternativi, più efficaci e meno costosi the MOSE, promises a future of "boots, boots, and even" as he said at the time the former mayor Massimo Cacciari.
Federico Antinori
Head LIPU Oasis Ca 'Roman
Federico Antinori - Via Gallipoli, 8-30126 Lido di Venezia - tel. 041 5269235
This publication states that "The MOSE can cope with all the high waters (destined to become sempre più frequenti ed intense): sia quelle eccezionali che producono effetti devastanti per la città e l’ecosistema, sia quelle più frequenti che provocano continui disagi e un progressivo degrado del patrimonio architettonico e dell’ambiente”. Non è la prima volta che il Magistrato e il Consorzio cercano di far passare questo concetto. Qualche anno fa, ad esempio, anche su National Geographic (versione italiana) è comparsa una doppia pagina pubblicitaria in cui si affermava che “A Venezia si sta realizzando il MOSE: la città e la laguna saranno al sicuro da tutte le acque alte”.
Lo stesso simpatico Cuccioletta, attuale Presidente del Magistrato alle Acquea, ha, recentemente called a "legend" the hypothesis that the MOSE gates should rise only by boat more than 110 cm.
same brochure we read further that "Moses is able to protect from tides up to 3 m, will therefore be effective even in the presence of a significant rise in sea level in the next hundred years."
The ordinary reader of these posts is smart, therefore, inclined to think that Moses completed, the gates will rise with all the high waters (from + 80 cm, when it begins to flood the Piazza San Marco), freeing it from all the current troubles. Also for the future can rest easy: there will be a Moses to protect it.
bad for a small especially: a high use of mobile gates is compatible with Venice and its lagoon system?
E 'known that too frequent closures of the inlets lead to a reduction in the volume of sea-lagoon water exchange with "reduced capacity for self purification of the Venetian system" and the consequent risk of anoxia (lack of oxygen), an increase of pollutants risks in the lagoon and sanitation in the city of Venice.
During construction and operation of the works of Moses and then, the Port Authority and the Port Authority have shown, with the multiplication of the number of closures and closure of the notices of the occurrence of slowdowns, intralci, pericoli per la navigazione e per l’attività portuale. Gli armatori, nell’ipotesi di un alto numero di chiusure alle bocche di porto, hanno già fatto sapere che andranno a cercare altri porti meno problematici e costosi.
Secondo alcuni ricercatori dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ismar-Cnr), infine, nello scenario di un probabile aumento del livello marino, il numero di acque alte potrebbe verificarsi fino a 250 volte l’anno.
Venezia può permettersi un bacino lagunare inquinato e la perdita dell’attività portuale così importante e remunerativa?
Per i Veneziani, ignorati gli otto progetti alternativi, più efficaci e meno costosi the MOSE, promises a future of "boots, boots, and even" as he said at the time the former mayor Massimo Cacciari.
Federico Antinori
Head LIPU Oasis Ca 'Roman
Federico Antinori - Via Gallipoli, 8-30126 Lido di Venezia - tel. 041 5269235
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