Friday, January 7, 2011

What Kind Of Doctor Treats Hips

VENICE worth a Show (L'Espresso)



In cambio dei fondi per il palazzo del Cinema via libera al progetto per il nuovo Lido: abitazioni e la darsena più grande d'Europa. Tutto con il metodo Grandi Eventi. Appalti ai soliti noti e a un prezzo di favore  
DI GIANFRANCESCO TURANO 
I metodo Grandi Eventi ha fallito ma non è finito. L'uscita di scena della Cricca e del re della Protezione Civile, Guido Bertolaso, i disastri alla Maddalena or Florence are not enough. On the evening of December 30, while Italy wondered whether to focus on eel or pork sausage with lentils, has been remade the map of Lido di Venezia. Projects with high impact on the lagoon system were
approved by private agreement in a couple of hours, with the signing of
special commissioner for the new building dcl Cinema Vincenzo Spaziante, Venetian, and Population Calabrian training. With 6 million I edited a group of entrepreneurs is assured c ex Ospedale al Mare Lido dcl and new tourist dock to be constructed at St. Nicholas in front of mobile barriers of Moses. will il porto turistico più grande d'Europa con 1.500 posti barca, 750 posti auto, più ristoranti, negozi, yacht club, spa e palestre su un'area di 200 mila metri quadrati a terra e 480 mila a mare. L'insieme dei due progetti comporterà un aumento della popolazione del Lido da 18 mila a un massimo di 30 mila abitanti. Non è un cambiamento da poco per l'isola che separa Venezia dal mare aperto. Dati i prezzi, sembra un ottimo affare. Lc aree da privatizzare del Lido, in origine, erano quotate 113 milioni di curo. Poi la gara del 2009 è stata annullata dal sindaco Giorgio Orsoni, c'e stato uno spezzatino, qualche cubatura e stata ridotta, l'asta del 21 dicembre è andata deserta e così si è arrivati ai 61 million a week ago.
The winner was the East Capital group led by Gianfranco Mossetto, Department of Culture of Venice, Massimo Cacciari in the nineties and Professor of Finance at Ca 'Foscari. In partnership with Mosserto we are the masters of the Consorzio Venezia Nuova (CVN). First, the Mantovani of Romeo and Chiarotto Baita Piergiorgio, then the Roman pipes and Fincosit great work of Veronese Alessandro Mazzi. These are the same companies that have received in November by the State premiums of € 1.2 billion for the construction of several dams mobile lagoon (Moses).
It is a sleight of hand that can be summed up this way. The state, which does not give money to the city, gives them to individuals for Mose. The private sector, with profits of Moses, you can buy goods on sale of the City. Orsoni while still waiting for the 42 million I care promised by the government in 2008, the grant of the East Capital consortium is pure oxygen for Ca Doubleday, the Town Hall overlooking the Grand Canal. The money will avoid sforarc the Stability Pact and will finance the construction dcl new Palazzo del Cinema, always at the Lido. Li in the spring the President of the Republic should have taken the celebration of a city that symbolizes the unification of Italy. This, at least, it was announced August 28, 2008, when she was laid for first stone in the presence of Massimo Cacciari, mayor at the time the Democratic Party, the then Governor Giancarlo Galan (PDI), the Minister of Culture Sandro Bondi and the President of the Biennale, Paolo Baratta. The new complex included four rooms, three of which are underground, with an investment of 72 million I care and 780 days of work (approximately 26 months). In other words, companies in charge of the work (the Venetian Sacaim, a member of vn, the Vicenza-Bari Intini and Gemmo) were fi 'pyres in October 2010. SI Unit of the 150th anniversary in January, the situation is as follows.


Il cantiere del nuovo Palazzo del Cinema è fermo più o meno a un quarto dei lavori. Sostanzialmente, è un buco per terra con vista mare, neppure nascosto dagli alberi, abbattuti come prima cosa. Giorgio Napolitano si dovrà quindi presentare al vecchio Palazzo del Cinema dove, durante la scorsa Mostra, ha destato scalpore non tanto la qualità dei film in concorso quanto la pioggia in sala stampa. Per eliminare le infiltrazioni dal soffitto, rinnovare le poltrone e rendere agibile la struttura progettata da Luigi Quagliata negli anni Trenta, la Fondazione Biennale ha dovuto anticipare 2 milioni di euro. Il Comune non aveva neanche quelli. ll nuovo palazzo, quando si farà, sarà comunque molto ridimensionato rispetto al progetto iniziale. Non si parla più di teatri ii cantiere del nuovo palazzo del Cinema. A destra: il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. Sotto da sinistra: Vincenzo Spaziante e Gianfranco Mossetto. In alto: il progetto della darsena al Lido sotterranei. Sarà realizzato solo "il Sasso", la sala in superficie. Alcuni hanno notatoche, per fare un Palacinema in formato così ridotto, tanto valeva limitarsi a sopraelevare il vecchio edificio. La causa principale del blocco e dell'abbandono delle sale interrate non è stata solo la mancanza di soldi, ma soprattutto la presenza di amianto e altri rifiuti tossico-nocivi. Eternit e affini sono protagonisti in tutta la vicenda del rifacimento del Lido di Venezia. Ecco in che modo. Il palazzo del cinema viene bloccato due volte. Una volta perché scavando viene trovato l'amianto. Qualche pignolo potrebbe dire che forse ci si poteva pensare prima a dare un'occhiata. Non è successo. Grande Evento è uguale a emergenza. Emergenza significa correre. Ma nessuno scherza più con l'amianto e i lavori si fermano perché bisogna trovare un posto dove mettere in sicurezza i rifiuti pericolosi. l'area individuata è a ridosso della pineta di San Nicolo. Quando tutto pare pronto, si scopre che anche l'area di deposito dell'amianto contiene amianto. Secondo stop. Scena simile all'Ospedale al Mare. Dopo la prima gara vinta a dicembre 2009 da Est Capital, Mantovani e Condotte, ci si accorge che l'area è fortemente inquinata. Non del tutto sorprendente, visto che si tratta di un ospedale, ma tant'è. Neppure qui ci sono stati controlli preliminari. Non li hanno fatti le imprese. Non li ha fatti il Comune quando, nel 2007, ha rilevato la struttura dall'Asl. I privati protestano. Sostengono che la bonifica costa 10 milioni di euro e che la pulizia non spetta a loro, ma a Cà Farsetti. II Comune replica a muso duro e blocca i 17 milioni di curo di caparra. Ma la baruffa non conviene a nessuno. Il Comune vuole incassare il resto della somma e non ci sono offerte alternative in vista. A Venezia nessuno si  mette contro i signori del Mose, unici concorrenti nella gara per l'Ospedale al Mare. Dal canto loro, i privati hanno nel mirino un investimento complessivo da 2S0 milioni euro in residential housing in danger of foundering. The days when people died in Porto Marghera factory and dioxin was a venial sin are over. The shadow of asbestos would destroy the business of the former Hospital. Part of a negotiation between the farmers and the special commissioner, who arrived in Venice in early 2009. Spaziante boasts a robust curriculum. Chaired by the Selprcc (Selex-Finmeccanica group). He is a former executive of the General Accounting Office during the long reign of Andrea Monorchio. He has worked on the Jubilee of 2000, then was one of the closest collahoratori Bertolaso \u200b\u200bof Civil Protection. It was the number two in Agazio t.oiero Calabrian regional government until the end of 2008 and Commissioner extraordinary health emergency in Calabria until 2009. Spaziante located in the lagoon as vice Mauro Della Giovampaola. The employment relationship lasts a few months because the former Head of Mission of the G8 Magdalene was arrested along with Angelo Balducci, Diego Anemone and Fabio De Santis in February 2010. For the delivery of the new Palazzo del Cinema is the final blow. But the private business does not stop. In mid 2010, the project ends up on the dock Spaziante table. To bear the burden of remediation of the former Ospedale al Mare, East Capital asks go-ahead on the draft of the marina. Mossemi & Associates have already secured the restructuring of the two leading hotels of the Lido (Excelsior and Des Bains) e il Forte di Malamocco, dove saranno realizzate villette e un albergo. Ma la darsena è l'obiettivo principale. Per farla digerire agli agguerriti comitati locali, l'opera viene presentata come una "mitigazione" rispetto alle paratoie del Mose disposte alla bocca di porto del Lido, il maggiore dei tre varchi lagunari occupato da 40 dighe sulle 79 totali dell'infrastruttura. A giudicare dal rendering preparato dallo studio Arche di Mestre e dall'ingegner Leopoldo Franco, più che una mitigazione la darsena è una nuova città sull'acqua con tre chilometri di tragitto dall'ingresso in rada agli ultimi posti barca e un'esposizione allo scirocco che ha fatto storcere il naso ai conoscitori. L'insieme del progetto ha una vaga somiglianza con Olympic Port of Barcelona, \u200b\u200bbuilt for the Games of 1992. But it is early to judge. The timing of the agreement signed two days before New Year's expected that the final version of the work is delivered by the May 3, 2011, upon completion of the environmental impact assessment (EIA). To date it has not been possible to define clearly who pays for the land reclamation of the former Hospital and what it costs to leave the waste site. Of course, the new Lido will have an easy life. The committees of residents have already spoken to appeal against the transfer of areas with serious financial loss. Environmentalists are up in arms. Among pies, litigation and appeals, the President Napolitano will have ample material for his celebration of spring in the Venetian. Hoping it does not rain in the hall.
worked Alberto Vducci
BENETTON AND WINDOW DESIGNS IN THE RIALTO A large terrace with stunning views of the roof in place of the sixteenth century. Escalators and colorful art "department store" just below the Rialto Bridge. He discussed the new project Venetian Gilberto Benetton. The family-owned financial, Issue property, acquired by the Italian Post Fontego dei Tedeschi, a prestigious building on the Grand Canal, once painted on the facade by Giorgione and Titian. The figure sborsata è 30 milioni di euro. Nemmeno tanto, viste le buone condizioni dell'immobile, da un secolo sede delle Poste centrali. E un luogo simbolo, con l'atrio e la struttura di antico fondaco (il mercato sull'acqua con depositi per le merci al piano terra) ancora ben conservati. Per lanciare il nuovo progetto i Benetton hanno fatto le cose in grande. Hanno affidato il restauro del Fontego all'architetto olandese Rem Koolhaas, l'urbanista autore dei centri commerciali di Prada, che proprio quest'anno la Biennale ha deciso di premiare con il Leone alla carriera. Ma l'accoglienza della città è stata fredda. .Può essere il progetto più bello del mondo, ma l'uso pubblico del Fontego va mantenuto., ha subito frenato il sindaco Giorgio Orsoni, assente il giorno della presentazione. Benetton avrà invidiato la calorosa accoglienza riservata al magnate francese Francois Pinault, che ha restaurato a tempo di record la Punta della Dogana, trasformata in Museo di arte contemporanea. .Vogliamo riportare in questo luogo il commercio, com'era nel Cinquecento., ha provato a spiegare Gilberto, •1 veneziani possono stare tranquilli. La città con il nuovo Fondaco sarà più giovane, più produttiva e più moderna. Non vogliamo fare l'ennesimo albergo.. Ma la proposta di restauro è ferma. Nei giorni scorsi si è ipotizzato che Benetton si rivolga al governatore Luca Zaia, affinché il progetto venga esaminato da una Conferenza di servizi, accorciando i tempi. A Venezia la famiglia di Ponzano ha già comprato il teatro Ridotto, l'hotel Monaco, il cinema San Marco, l'isola ex ospedale di San Clemente (oggi hotel di lusso) e l'isola del Tronchetto.

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